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Casa Perego ospita un progetto sperimentale di cohousing

Aggiornamento: 27 giu 2024


Casa Perego ospita un progetto sperimentale di cohousing che vede la convivenza di persone con disabilità e giovani studenti – lavoratori. Abbiamo provato a dare voce ai suoi abitanti per capire come la vivono.

“Casa Perego è un’opportunità. Ho l’opportunità di essere accompagnato e accompagnare nel preciso momento in cui si è disorientati e soli. Ho l’opportunità di incontrare tanto spesso la diversità da farla diventare quotidianità. Ho l’opportunità di sbagliare e di non vergognarmene. Ho l’opportunità di crescere e scoprirmi. È un’opportunità che dovrebbe essere di tutti.

Casa Perego per me è Casa, è famiglia. Una famiglia enorme, il cui fulcro è l’accoglienza. Chiunque qui è accolto ed accoglie, c’è davvero uno spazio per tutti. Ed uno spazio autentico, ricco di imperfezioni, di persone, che permette di essere, di sbagliare, sperimentare ed incontrare. È una famiglia in cui per la prima volta si vive la disabilità come normalità: non è più quell’elemento insolito e diverso. Diventa un volto, un coinquilino, un amico. Diventa l’abbraccio che cerchi quando arrivi a casa.”

Davide V.

“… per me casa Perego rappresenta un perfetto equilibrio tra accoglienza, calore e indipendenza.”

Iman

“Casa Perego è la casa lontano da casa. È un posto in cui non ci si sente mai da soli e mai sbagliati. Un luogo accogliente in cui poter essere sé stessi, al 100%, e andare benissimo così per quello che si è.  Non c’è pregiudizio, non ci sono barriere, ma solo tanto affetto e tanta voglia di stare insieme”

Francesco

“…senza la presenza dei ragazzi, questa casa rimane solo casa. Quando viviamo con i ragazzi la casa si trasforma in famiglia.”

Danilo

“Casa Perego è stare meglio, stare lontani da casa e imparare. E poi io voglio tanto bene agli inquilini”.

Roberto

“Casa Perego è socializzare e andare d’accordo con gli altri. È importante perché mi sento a mio agio, libero. Sono affezionato alle persone che vivono con me anche se a volte faccio fatica ad esternarlo. Sono contento di essere qui e sto facendo del mio meglio”. 

Davide R.

“Casa Perego mi rende felice. Fare le cose che faccio mi fa stare bene.”

Alessandro




Casa Perego, nell’ essere primariamente e per tutti Casa, è un luogo dove essere accolti, dove poter essere prima ancora che stare. Nel suo essere casa, è fatta di una quotidianità simile a quella di qualunque altra casa, con le sue abitudini, i suoi modi di fare le cose, le dimenticanze a cui qualcuno pone rimedio. Ma se la guardiamo più nel profondo, con occhio attento, Casa Perego è una sperimentazione di convivenza solidale che racconta che è possibile costruire in modo differente l’abitare delle persone; che si può cambiare le lenti attraverso le quali guardiamo alla fragilità e alle soluzioni finora pensate per farvi fronte. È un’esperienza ma è soprattutto un’opportunità per la comunità e per il territorio: crea legami inclusivi che diventano risposte al bisogno delle persone con e senza disabilità. Casa Perego, accoglie persone con il bisogno di costruire la propria vita, promuove l’emancipazione personale, favorisce una presa di responsabilità condivisa verso gli altri e allo stesso tempo favorisce la creazione di legami comunitari. Una Casa che non è fatta solo di muri, ma dove sono le relazioni e i legami a costituire la parte fondante del suo esistere. 

Casa Perego è innovazione, è il tentativo di tessere, nella quotidianità, un modo differente di guardare alla fragilità accogliendola e cercandone le risorse. Ciascuno porta a Casa Perego la propria idea di casa che si mescola a quella degli altri rendendola più ricca e preziosa. Ognuno a Casa Perego si scopre risorsa per l’altro, si vive competente e fragile al contempo, interdipendente dagli altri e, per questo, adulto.

Certamente questa strada non è priva di fatiche, per questo Casa Perego è anche complessità. Ogni giorno ci si confronta con le vite di tutti che si intrecciano e pongono richieste nuove, criticità, timori, tutti aspetti che necessitano di cura, delicatezza e impegno affinché ciascuno possa davvero crescere, mettersi in gioco, trovare la propria strada ma nella condivisione, perché ciascuno possa sentirsi risorsa per l’altro. Ecco allora che occorre un lavoro minuzioso e costante capace di guardare con attenzione alle sfumature delle piccole cose, ai bisogni di tutti, mantenendo quella giusta distanza (quel giusto equilibrio) che permette di emanciparsi pur sentendosi sostenuti e accolti. 

Casa Perego è ignoto, è qualcosa per la quale non ci sono state date istruzioni precise e certe, al contrario siamo noi a tracciare le regole del gioco che si modificano continuamente, proprio come la vita delle persone. Casa Perego è riorganizzazione continua e, a tutti, è richiesto lo sforzo di confrontarsi con il cambiamento. 

Casa Perego è stupore, è un viaggio talvolta difficile, ma il panorama è davvero meraviglioso, a tratti indescrivibile, e quando lo vivi ne riconosci la bellezza profonda che ti fa sentire davvero a Casa.”

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